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A seguito di una serie di accertamenti e visite specialistiche, abbiamo scoperto che mia moglie che ha sessanta anni, è affetta da una malattia neuro-degenerativa. Sia il medico di base che lo specialista ci hanno consigliato di avviare l'iter per il riconoscimento dell'invalidità, la cosiddetta legge 104. Io ho sentito che da quest'anno il sistema per il riconoscimento dell'invalidità è cambiato, non so come muovermi per avviare queste procedure. Risiedo a Perugia, è vero che nella mia città è possibile attivare le nuove procedure? (Marco F. Perugia)
Una serie di riforme legislative introdotte di recente ed ancora in via sperimentale, porteranno ad una significativa evoluzione del procedimento di riconoscimento dell'invalidità civile nel nostro Paese. Tali procedure hanno l'obiettivo di semplificare e accelerare i processi di accertamento e concessione dell'invalidità ed introducono, come già accade in altri paesi, il concetto di "persona con disabilità" che va a sostituirsi a quello di disabile e rendono operativo il Progetto di Vita individuale, tarato sulle esigenze specifiche di ogni persona con disabilità.
Il decreto 62/2024, che contiene gran parte delle novità legislative, mutua, quasi integralmente la definizione di persona con disabilità espressa dalla Convenzione ONU e lo fa modificando l'articolo 3 della legge 104/1992 (rif. art. 3, comma 1): "è persona con disabilità chi presenta durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita su base di uguaglianza con gli altri, accertate all'esito della valutazione di base". Il suddetto Decreto, introduce un sistema di valutazione della disabilità basato su criteri multidimensionali, con un forte ricorso alla digitalizzazione e alla semplificazione burocratica.
In estrema sintesi le principali novità previste sono: nuovo processo di accertamento basato su parametri che valutano non solo la patologia, ma anche il grado di autonomia della persona e il contesto in cui vive; semplificazione delle procedure con la possibilità di presentare un'unica domanda per il riconoscimento della disabilità, evitando il frazionamento attuale (invalidità civile, handicap, accompagnamento); digitalizzazione e interoperabilità delle banche dati tra Asl, Inps e ministero della Salute per ridurre i tempi di attesa; nuove modalità di revisione per evitare che le persone con patologie irreversibili debbano ripetere l'iter di valutazione. E' necessario specificare che la riforma è partita in via sperimentale dal gennaio 2025 solo in nove città: Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari, Trieste. Dunque per il signor. Marco è possibile avviare la nuova procedura.
Terminato il periodo di sperimentazione la riforma avrebbe dovuto essere operativa, a partire dal 1 gennaio 2026 su tutto il territorio nazionale. Tuttavia, Il Decreto Milleproroghe (D.L. 27 dicembre 2024, n. 202), convertito nella Legge 21 febbraio 2025, n. 15, ha posticipato al 1° gennaio 2027 l'entrata in vigore della Riforma della Disabilità. Il rinvio è stato introdotto con l'articolo 19-quater della legge di conversione, che ha anche prolungato da 12 a 24 mesi la sperimentazione del nuovo sistema di accertamento, inizialmente prevista per nove province. La fase di sperimentazione della riforma sulla disabilità, è stata dunque estesa a 24 mesi e ampliata a 11 ulteriori province a partire dal 30 settembre 2025. Le nuove province incluse nella sperimentazione sono Valle d'Aosta, Alessandria, Lecce, Genova, Isernia, Macerata, Matera, Palermo, Teramo, Vicenza e provincia autonoma di Trento.
La gestione esclusiva da parte dell'Inps del procedimento per la valutazione di base è rinviata al 1° gennaio L'applicazione su tutto il territorio nazionale delle disposizioni non ancora attuate è rinviata al 1° gennaio 2027 e conseguentemente resta in vigore l'attuale sistema di accertamento gestito dall'Inps, con le sue criticità (tempi lunghi, frammentazione tra diversi enti) La data per il mantenimento dei diritti riconosciuti dalla disciplina in vigore è spostata al 31 dicembre 2026. Le condizioni di accesso e i sistemi valutativi precedenti continueranno ad applicarsi alle revisioni e alle revoche delle prestazioni già riconosciute fino a tale data Il diritto a richiedere l'elaborazione del progetto di vita senza la valutazione di base è riconosciuto a chi possiede la certificazione ex L. 104/92 rilasciata prima del 1° gennaio 2027. Dunque le novità al momento riguarderanno solo i cittadini che risiedono nelle provincie oggetto della sperimentazione.
In particolare la circolare Inps 17 febbraio 2025, n. 42 illustra l'iter procedurale di riconoscimento dell'invalidità civile per le province non rientranti nella sperimentazione.
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Fonte della notizia: www.sifweb.org